Cammino pastorale: EVANGELII GAUDIUM

Papa Francesco, al Convegno Ecclesiale di Firenze,svoltosi qualche mese fa, ha invitato la chiesa tuttaa riprendere per mano quel documento da lui scrittoper rinnovare e riproporre l’annuncio cristiano: “Cercatedi avviare, in modo sinodale, un approfondimentodella Evangelii Gaudium, per trarre da essacriteri pratici e per attuare le sue disposizioni”.

L’annuncio cristiano non è un insieme di regole,di riti, di indirizzi moralistici, etici, ma un annunciodi gioia, da qui il titolo significativo “Evangelii Gaudium”,cioè la Gioia del Vangelo. L’annuncio, la propostadel Vangelo è proprio questa: Gioia. La gioiadi sapere che Gesù è venuto tra noi, si è fatto uomocome noi perché fossimo nella gioia e così aderire aduna vita imperitura. Lui ci ha procurato tutto ciò acaro prezzo: la croce. Sembra un controsenso, però èavvenuto così, dalla sua morte è arrivata a noi la vita,la vita vera che dona gioia, che è gioia. Dice ancoraPapa Francesco: “invito ogni cristiano, in qualsiasiluogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stessoil suo incontro personale con Gesù Cristo, o, almeno,a prendere la decisione a lasciarsi incontrare daLui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’èmotivo per cui qualcuno possa pensare che questoinvito non è per lui, perché “nessuno è escluso dallagioia portata dal Signore”. Chi rischia il Signorenon lo delude, e quando qualcuno fa un piccolopasso verso Gesù, scopre che Lui aspettava il suoarrivo a braccia aperte. Insisto ancora una volta:Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi checi stanchiamo di chiedere la Sua misericordia…Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare,con una tenerezza che mai ci delude e che semprepuò restituirci la gioia” (E.G.).Dice il libro dell’AT, Siracide (14, 11-14) “Nonprivarti di un giorno felice”.Il Vangelo poi ci invita con insistenza alla gioia:“Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia invoi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15, 11). Perchénon entrare anche noi in questo fiume di gioia?Tre mesi dopo, questo invito e programma delPapa e precisamente il 15 settembre, ha cominciato aprendere concretezza anche nella nostra Diocesi conla consegna del testo dell’esortazione del Papa nel corsodell’assemblea con cui si è aperto, in Cattedrale,l’anno pastorale 2016-2017.Papa Francesco indica anche il modo con cui leggerlae concretizzarla: bisogna farlo in maniera “sinodale”.Anche il nostro vescovo ha sottolineato questamodalità: “Sinodo vuol dire fare strada insieme. Lachiesa diocesana sta vivendo un periodo di transizioneche comporta un cambiamento nella sua struttura parrocchialeoltre che nell’azione pastorale; dobbiamo perciòcompiere questo cammino tutti insieme, e l’esortazionedel papa ci offre un aiuto formidabile”. Quindi, la letturadell’Evangelii Gaudium, è bene sia fatta in comunionetra di noi, cioè in maniera sinodale. L’invito delvescovo è di impegnarci a realizzare questa prospettiva che ci aiuta a crescere non solo nella conoscenza dellanostra fede, ma anche nel modo giusto di viverla,quello cioè della comunione e del camminare insieme.Sono convinto che se facciamo tesoro di questaesperienza potremo davvero crescere nella comunionee nella corresponsabilità per la missione. Per l’occasionela diocesi ha fatto stampare il testo dell’esortazioneinserendo, alla fine di ogni capitolo, alcune pagine, aquadretti, per stimolare l’annotazione di idee che lalettura personale suggerisce, seguendo tre piste: “ciòche mi appassiona, ciò che mi disturba e ciò che miinterroga”. L’indicazione diocesana è che, dopo la letturapersonale, ci sia quella di gruppo, sia in gruppistrutturati (Consiglio Pastorale Parrocchiale, GruppoFamiglie…), sia in gruppi liberi. Da questo lavoro dovrebberorisultare stimoli, idee e proposte per continuareil cammino sia diocesano sia parrocchiale neiprossimi anni.Questo percorso dovrebbe vederci tutti impegnatinella lettura e nel confronto per crescere sempre di piùnella pratica del camminare insieme. Tutti, non sologli addetti ai lavori, tutte le persone che dall’incontrocon il messaggio di papa Francesco, possono riscoprirequalche buona ragione per aderire con rinnovatovigore al Vangelo di Gesù.In modo particolare dovrebbero sentire la bellezzadi questa proposta tutti coloro che nelle nostre comunitàhanno un compito e un servizio di qualsiasigenere. I catechisti, se desiderano rinnovare lo spiritoe il contenuto del loro ministero; gli animatori dellaliturgia se vogliono attingere dai misteri celebrati lagioia del Vangelo; gli operatori della carità (missioni,terziarie, antenne…) se ci tengono a rivelare con laloro presenza e servizio l’amore di Cristo ai fratelli;i giovani se considerano il loro incontro con Cristomotivo di gioia e di annuncio ai fratelli!A tutti noi, parroco compreso, auguro un buoncammino durante tutto quest’anno, sapendo che ilbene attecchisce e si sviluppa comunicandolo, comepure la vita si rafforza donandola e si indebolisce nell’isolamento.Recuperiamo perciò, e accresciamo, “ladolce e confortante gioia di evangelizzare, anchequando occorre seminare nelle lacrime … Possa ilmondo del nostro tempo - che cerca ora nell’angoscia,ora nella speranza - ricevere la Buona Novellanon da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazientie ansiosi, ma da ministri del Vangelo la cuivita irradii fervore, che abbiano per primi ricevutoin loro la gioia di Cristo” (E.G.).Cristo possa sempre con la sua novità rinnovare lanostra vita e la nostra comunità anche attraverso ledebolezze ecclesiali, perché la proposta di Cristo noninvecchia mai.Nella nostra Unità Pastorale quanto prima verràproposto un cammino “sinodale” e questo anche nella“nostra comunità”. Renderemo noti i vari appuntamentiassembleari cioè l’insieme di più parrocchie egli incontri nei vari gruppi parrocchiali. D.Giulio